ROSA DI NOTTE - drammatico
Un’azione di sensibilizzazione indipendente. Uno spettacolo che vi farà profondamente emozionare.
Un’esperienza di unità da vivere senza riserve, in questo mondo costruito sull’apparenza ti sentirai davvero un essere umano.
⭐️ Concerto e Teatro insieme
⭐️ Atmosfere intime, struggenti, evocative
⭐️ Coraggiosa messa in scena
"Quando trovi il coraggio di raccontarla, la tua storia, tutto cambia. Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto, il buio si fa luce e la luce ti indica la strada"
COSA ASPETTARSI
Rosa di Notte. Perché questo titolo?
La notte è emblema del dolore, il rosa è il colore della campagna contro il tumore al seno. Un gioco di parole voluto per evidenziare una apparente dicotomia: come può un colore tenue diventare più forte della notte? È un titolo che si ispira anche al mistero di luce-ombra affrontato da molte spiritualità (Ying-Yang, mistero della croce ecc.).
Cosa racconta in questo spettacolo?
Lo spettacolo racconta del percorso emotivo di una donna operata al seno. Non si può generalizzare, perché ognuna ha una storia personale diversa. Ma io ho avuto un cancro al seno e racconto la mia, purtroppo simile a quella di molte altre. Metto in scena le emozioni più crude che può attraversare una persona in un momento di perdita di punti di riferimento. Per questo la storia non riguarda solo l’esperienza del tumore al seno, ma anche l’esperienza di buio dell’essere umano, quando per reagire si lascia sopraffare da emozioni quali rabbia, bisogno di riscatto e odio.
Perché ha deciso di raccontare la sua storia?
È un’azione di sensibilizzazione indipendente inserita nel contesto dell’ottobre rosa e non solo. Ci sono molti modi di sensibilizzare, io ho scelto la strada più scomoda: portare il pubblico a empatizzare con la crudezza di un’esperienza che ti cambia la vita.
Come artista sento fortemente la responsabilità e la vocazione a fare di questo dolore che ho vissuto un dono. Credo che ogni dolore abbia l’altra sua faccia che si chiama amore e voglio raccontarlo. E poi la mia mission è sempre stata “mostrare la luce mettendo in risalto le tenebre”.
Quando pensa a quei momenti qual è l’emozione che ricorda maggiormente?
Quelle che vedrete in scena.
Qual è il messaggio principale che vuole lanciare con questo spettacolo?
Viviamo in una società che ci vuole sempre in forma, perfetti, consumatori e produttivi. Mettiamo maschere per sentirci e proporci così. Ma la verità e che c’è una cosa che ci accomuna tutti, per la quale sarebbe quasi da scendere nelle nostre piazze, suonare clacson e festeggiare: siamo tutti fragili e imperfetti.